Ora che è stato consegnato, posso pubblicare il lavoro estivo che mi ha dato tanta soddisfazione.
Soddisfazione in primo luogo perché è per una amica, quindi l’ho ricamato con piacere.
Poi perché è per un matrimonio, e questo mi riempie di gioia, perché sono una inguaribile romantica.
E anche per la realizzazione, perché mi è stata data carta bianca, e io mi sono divertita a cercare tra i disegni, e alla fine ho scelto di combinare a mio gusto, modificandoli, due disegni dal libro “Disegni per asciugamani” della vecchia collana Album di Ricamo della IdeaLibri curata da Liliana Babbi Cappelletti.
Per le iniziali, il font “Vivaldi” del computer fa sempre la sua bella figura, opportunamente modificato, a mano, in modo da far intrecciare i riccioli delle due lettere, in una unione bene augurante.
Al posto del solito punto pieno e cordoncino, ho voluto usare il punt’erba alla maniera di Elisabetta Sforza, facendolo sfumare in un punto passato piatto obliquo. Decisamente più veloce e un po’ più leggero, come aspetto, il che – secondo me – andava bene per questo cuscinetto. Non è un punto che uso spesso nelle cifre, ma il risultato non mi dispiace affatto.
Fiorellini a punto pieno e punto inglese, qui e là.
Sul bordo, un accenno di retino per dare un tocco di leggerezza.
Come al solito, la confezione che preferisco è quella con cuscinetto di raso sottostante, e ricamo posato sopra attaccato solo in due punti, dove ci sono i nastrini. Al termine della cerimonia, se lo vorranno, potranno staccare il ricamo e utilizzarlo ancora, se non come centrino, magari sul fondo di un vassoietto, come vuotatasche… Sempre meglio che non in fondo a un cassetto, no?