Prosegue il mio diario settimanale ricamato (per chi non sapesse cosa sto facendo e perché, qui c’è la spiegazione).
Questa settimana è stata segnata da una fuga di un paio di giorni assieme ad una amica, che sopporto – e mi sopporta! – da ben 36 anni! Appuntamento a metà strada, sul Lago di Garda, in stazione L’ultimo tratto insieme, in pullman, per arrivare ad un albergo con piscina e centro benessere. Due giorni dedicati solo alle chiacchiere sottovoce, o anche al silenzio, al piacere di nuotare pigramente nella piscina coperta riscaldata semideserta, al relax di fare insieme sauna e bagno turco, al riposo nei lettini e anche a un po’ di sole a bordo piscina, all’esterno.
La foto, più ovvia, banale e scontata che potessi fare, a un cielo senza traccia di nuvole:
E la versione ricamata:
Con un occhio alla foto sul telefono, prima ho fatto il contorno dell’ombrellone a punto posato, con il mouliné a 6 fili. Poi la stecca di metallo e le varie zone di colore.
E infine ho riempito il cielo, tutto a punto stuoia, senza troppa cura.
Guardando questo quadratino mi ritrovo di nuovo catapultata sul lettino a bordo piscina, con il naso all’insù e un libro in mano… Funziona!