Penultima settimana dell’anno, e penultimo quadratino! (per chi non sapesse cosa sto facendo e perché, qui c’è la spiegazione).
La settimana appena trascorsa è stata un po’ di transito: in preparazione al Natale, si potrebbe dire. Un po’ di lavori in casa, con l’arrivo di una parte di mobili nuovi, un po’ di pianificazione per il pranzo natalizio, un po’ di attesa del marito che è stato assente per lavoro tutta la settimana, un po’ di spesa, un po’ di preparazione degli ultimi pacchetti, un po’ di caffè con le amiche…
La vigilia, poi, l’ho trascorsa per la maggior parte del tempo dietro ai fornelli. Per cui solo alla sera, una volta terminato di rassettare la cucina, ho potuto prendere in mano la stoffa e riempire il penultimo quadratino, e solo stasera, dopo il pranzo di Natale, mi sono messa al computer per scrivere questo post.
Non sapevo bene cosa ricamarci, ma volevo mettere qualcosa di natalizio. Ho ripensato alle giornate della settimana, trascorse tra mille piccoli impegni ma con la sola compagnia del gatto, e al senso di attesa che mi ha accompagnato: attesa del rientro dei figli, al venerdì, e del marito, al sabato. E a quanto loro – la mia famiglia – siano importanti per me.
La mia famiglia sono loro: che talvolta mi fanno innervosire, che talvolta faccio innervosire, ma che sono la cosa più importante che ho. Poi c’è la famiglia di origine, lontana ma vicina nel cuore, e poi gli altri familiari…. ma il nucleo, il centro di tutto, l’unica cosa che conta, siamo noi quattro.
Così, ho ricamato le nostre iniziali, all’interno di una pallina dell’albero di Natale.
Il nostro albero di Natale è un po’ eterogeneo… grossomodo i colori sono abbastanza uniformi, con il rosso dominante affiancato da bianco, un po’ di verde, e un po’ di oro, ma le decorazioni sono di tutti i tipi e di tutte le dimensioni: la maggior parte di loro è un ricordo di amici o parenti, oppure un lavoretto fatto con i bambini, oppure un ricordo di infanzia… di quasi tutte ricordo la provenienza, e guardandole mi fanno pensare agli affetti e alle amicizie, vecchie e nuove, che hanno accompagnato la mia vita.
Il Natale può essere un periodo faticoso, talvolta. Soprattutto quando metti insieme tante persone diverse, anche se cerchi di fare del tuo meglio non è detto che venga compreso, e nelle grandi riunioni familiari è normale che non tutte le persone armonizzino facilmente. Allora basta guardare oltre, all’essenziale. Guardare l’albero, e pensare ai propri affetti, alla propria famiglia: le cose veramente importanti.
Auguri di Buon Natale!