Sempre nella sezione dedicata all’Arts & Crafts, mi è piaciuto molto anche questo cuscino, del 1900 circa, della scuola di Glasgow, con le tipiche rose stilizzate.
La scritta recita: SENSIM SED PROPERE FLUIT IRREMEABILIS HORA: CONSULE, NE PERDAS ABSQUE LABORE DIEM.
Questo motto, usato anche per le meridiane, significa grossomodo “delicatamente ma rapidamente scorrono irrimediabilmene le ore, abbi cura di non sprecare il giorno senza lavoro”.
Non è un bel suggerimento per chi ama il ricamo?
Meno allegro, ma particolare, è il fazzoletto del lutto della regina Vittoria, rimasta vedova nel 1818.
Anche nella sezione orientale c’erano dei pezzi splendidi.
Sono rimasta colpita da questo fukusa (1860-1880).
In Giappone i regali cerimoniali venivano offerti contenuti in una scatola laccata appoggiata su un vassoio di legno o laccato e coperti da una stoffa chiamata fukusa. La scelta del fukusa più adeguato era una parte essenziale del rituale del dono, e la ricchezza del decoro era indice del livello economico, del gusto e della sensibilità del donatore.
Dopo essere stati ammirati, scatola, vassoio e fukusa venivano restituiti al donatore (e per fortuna, aggiungo io!).
In questo fukusa sono ricamati i Sette Saggi, che in mezzo al bambù si rilassano e discorrono di filosofia. In Giappone i Sette Saggi sono equiparati ai Sette Dei della Fortuna.
Guardate i dettagli dei capelli, le rughe, le sopracciglia e la leggera barba di questo saggio!