Da Jeanine, amica d’oltre oceano, ho ricevuto con un po’ di anticipo il mio pacchettino per la Befana. L’ho ritirato in posta il 31 dicembre, e quando l’ho aperto, ci ho trovato un kit per fare qualcosa che non conoscevo.
Il caso è stato benevolo: visto che avrei trascorso da sola l’ultima notte dell’anno, ecco che – ricamando questo strano oggetto – sarei stata, in qualche modo, in compagnia della mia amica lontana.
L’oggetto misterioso è un yubinuki ゆびぬき ovvero un ditale giapponese, ed è rivestito di fili di seta che creano disegni geometrici in modo simile a quello delle palle temari.
Realizzarlo è stato molto divertente, e abbastanza facile.
Il kit comprendeva l’anellino già rivestito di stoffa e imbottito con il filo, bisognava solo completare il rivestimento esterno.
Eccolo qui, completato.
Per il momento non ho il coraggio di usarlo, quindi ha trovato il suo posto nella bacheca con la collezione di ditali.
Ma questa cosa dei ditali giapponesi mi ha incuriosito.
Su “the shishi girl” ho scoperto che yubinuki è il termine generico per “ditale”, e che questi ditali decorati con i fili di seta sono originari della antica regione di Kaga. Per essere precisi, quindi, dovrebbero essere chiamati “kaga no yubinuki”.
Su “Ma Mercerie” ho trovato invece degli ottimi tutorial.
Alla fine non ho resistito, ho fatto un giro veloce su google e…. ho scoperto che sono capace di fare acquisti anche sull’amazon giapponese! Ora, è vero che i libri sono in giapponese, ma hanno tante ottime fotografie e… alla fin fine, visto che sto studiando giapponese, è anche una buona occasione per esercitarmi, no? (E comunque, alla fin fine, la colpa è di Jeanine che mi espone a queste tentazioni!)