Ieri mi sono messa al lavoro con la macchina da cucire per farmi una borsa per trasportare il telaio da ricamo giapponese. Il cucito non è decisamente il mio mestiere, sono un po’ troppo approssimativa e frettolosa, quindi mi sono sforzata di fare attenzione ed essere un po’ più precisa per avere un risultato accettabile. Lo sbieco non è cucito molto bene,
e le due cerniere laterali che permettono alla borsa di aprirsi a libro non sono inserite esattamente alla stessa altezza, ma sono contenta del risultato, e la borsa dovrebbe essere pratica da utilizzare.
Nel pomeriggio ho pensato che sarebbe stato carino personalizzarla con le iniziali, e mi sono messa a giocare con la matita e un foglio di carta a quadretti da 1 cm (ottima per stabilire le proporzioni dei disegni), disegnando le mie cifre.
Alla sera, dopo aver scelto un Mouliné sfumato, ho ricamato le cifre a punto pieno e il margine a punto asola, con piccole piramidi a intervalli regolari. Mi piace molto il punto asola per i margini, lo trovo più pratico da fare rispetto al punto festone.
Con pochi punti nascosti sul dietro del lavoro l’ho infine cucita in posizione. Un’etichetta piccolina, ma che mi piace molto!