Per chi, come me, si imbarca in troppe attività e troppi progetti, arriva il momento in cui ci si deve dare una regolata, e applicarsi con metodo e una buona programmazione, per riuscire a terminare in tempo tutti i lavori iniziati.
L’obiettivo, per il momento, è ricamare almeno uno o due petali del crisantemo tutti i giorni, per poi passare alle altre parti.
Per me il crisantemo è un po’ lo spauracchio di questa fase 3, un po’ perché ho sempre qualche difficoltà a trovare la giusta inclinazione dei punti, e un po’ perché temo il lavoro alternato seta-oro necessario per dare l’idea di sfumatura.
Petalo dopo petalo, però, ho scoperto – una volta di più – che la realtà è meno brutta di quanto uno non se la dipinga, e tutto sommato sto procedendo senza troppi intoppi.
Ci sono alcune cose di cui non sono completamente soddisfatta, ma la lezione che sto cercando di imparare è quella di trovare il giusto equilibrio tra il desiderio di fare un lavoro al meglio delle mie possibilità (mettendoci il massimo impegno) e la necessità di scendere a patti con le mie imperfezioni.
Così, certe volte, resisto alla tentazione di disfare una volta in più il lavoro, e penso che – per il momento – così può andare bene: la strada è ancora così lunga, e ho ancora tante occasioni per migliorare, che non ha senso star ferma sul posto a girare su me stessa, è meglio andare – pian piano – avanti.