Prosegue il mio diario settimanale ricamato (per chi non sapesse cosa sto facendo e perché, qui c’è la spiegazione).
Settimana un po’ intensa, dal punto di vista lavorativo. Poco tempo per lo svago, qualche impegno familiare, tanto lavoro.
Ma anche settimana un po’ strana… nuovi contatti, scambi di e-mail interessanti che poi si vedrà dove porteranno…
Quello che posso dire è che credo, per certi versi, di star uscendo dalla “comfort zone”, dalla zona confortevole delle abitudini e delle attività note. Un posto dove è bello e rassicurante starci, ma dove è sempre in agguato il rischio di rimanere impantanati, adagiati nelle routine quotidiane.
La stranezza di questa settimana, questi piccoli ingranaggi che si sono messi in moto un po’ a sorpresa, lo stupore e la contentezza… non sapevo bene come tradurli in ricamo. Poi mi sono venuti in mente i disegni fumettosi e le esclamazioni, così, ecco scelto il disegno, molto minimale: un punto interrogativo e un punto esclamativo, belli cicciotti.
Poi ho riflettuto su come questo appuntamento settimanale sia diventato anche un modo per provare qualcosa di diverso: che sia un modo di ricamare, un filo, un punto…
E allora ho deciso di provare a uscire dalla “comfort zone” dei miei colori abituali, e, aprendo il cassettino con le matassine di cotone da ricamo, ho preso i colori più accesi e che difficilmente avrei altrimenti scelto.
Anche l’abbinamento di giallo e violetto è – per me – abbastanza ardito. E mi sono anche divertita a fare qualche variazione nell’esecuzione del punto pieno, con un risultato decisamente fumettoso.
A me continua a venire in mente “Alice nel paese delle meraviglie”!